Universal Language
Une langue universelle
Regia: Matthew Rankin; sceneggiatura: Matthew Rankin, Pirouz Nemati, Ila Firouzabadi; interpreti: Rojina Esmaeili, Saba Vahedyousefi, Mani Soleymanlou, Matthew Rankin, Pirouz Nemati; produzione: Metafilms; distribuzione: Best Friend Forever.
Vincitore del Winner’s Audience Award nella sezione Quinzaine des Cinéastes della 77° edizione del Festival di Cannes.
Canada, 2024, 89’. Versione originale con sottotitoli in italiano. Opera seconda. Anteprima italiana.
SINOSSI
In una misteriosa e surreale zona intermedia tra Teheran e Winnipeg, le vite di più personaggi si intrecciano tra loro in modi sorprendenti e misteriosi. Negin e Nazgol, studenti delle elementari, trovano una banconota congelata nel ghiaccio invernale e cercano di liberarla per comprare un nuovo paio di occhiali. Nel frattempo, Massoud guida un gruppo di turisti sempre più disorientati attraverso i monumenti e i siti storici di Winnipeg. Matthew lascia il suo insignificante lavoro in un ufficio del governo del Québec e intraprende un viaggio enigmatico per visitare sua madre. Un grosso tacchino scappa da un autobus in panne. Spazio, tempo e identità personali si confondono, si intrecciano e riecheggiano in una commedia dolce e surreale.
NOTE DI REGIA
Gli eventi della storia sono direttamente ispirati dalla storia della mia famiglia, da numerosi diari del periodo trascorso in Iran e da alcuni sogni enigmatici che ho fatto sui miei genitori poco dopo la loro morte. Durante la Grande Depressione, mia nonna e suo fratello trovarono una banconota da due dollari congelata in un marciapiede di Winnipeg (una cifra enorme nel nel 1931) e gli eventi si svolsero per loro come per Negin e Nazgol. Allo stesso modo, mio padre ha dedicato la sua vita a difendere la città di Winnipeg e i suoi umili monumenti, proprio come Massoud.
BIO REGISTA
Matthew Rankin è nato a Winnipeg e ha studiato storia alla McGill e all’Université Laval. È regista di una quarantina di film documentari, di finzione e di animazione che sono stati presentati al Sundance, al SXSW, al TIFF, ad Annecy, alla Berlinale, al Dawson City International Short Film Festival e alla Settimana della Critica di Cannes. Grande amante dei grandi maestri del cinema iraniano, ha vissuto in Iran per seguirne le orme. Il suo primo lungometraggio, The Twentieth Century (2019), ha ricevuto il Premio FIPRESCI 2020 alla Berlinale. Vive a Montréal.
PLOT
In a mysterious and surreal intermediate zone between Tehran and Winnipeg, the lives of several characters intertwine in surprising and mysterious ways. Primary schools students Negin and Nazgol find a banknote frozen in the winter ice and try to free it to buy a new pair of glasses. Meanwhile, Massoud leads a group of increasingly disoriented tourists through Winnipeg’s monuments and historical sites. Matthew leaves his meaningless job in a Quebec government office and embarks on an enigmatic journey to visit his mother. A large turkey escapes from a broken-down bus. Space, time and personal identities blur, intertwine and echo in a gentle, surreal comedy.
DIRECTOR’S NOTE
The events of the story are drawn directly from my family history, numerous diary entries from my time in Iran and several mystifying dreams I had about my parents shortly after they died. During the Great Depression, my Grandmother and her brother found a two-dollar bill frozen in a Winnipeg sidewalk (an enormous sum in 1931) and events unfolded for them much as they do for Negin and Nazgol. Similarly, my father devoted his life to advocating for the unloved city of Winnipeg and its humble monuments, very much like Massoud in the film.
DIRECTOR’S BIO
Matthew Rankin was born in Winnipeg and studied history at McGill and Université Laval. He is the director of some forty documentary, fiction and animation films that have been screened at Sundance, SXSW, TIFF, Annecy, Berlinale, Dawson City International Short Film Festival and Cannes Critics’ Week. A great lover of the great masters of Iranian cinema, he has spent time living in Iran to follow in their footsteps. His first feature film, The Twentieth Century (2019), received the 2020 FIPRESCI Prize at the Berlinale. He lives in Montréal.