PGC24 – CLOUD

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Regia: Kurosawa Kiyoshi; sceneggiatura: Kiyoshi Kurosawa; interpreti: Masaki Suda, Kotone Furukawa, Daiken Okudaira, Amane Okayama, Yoshiyoshi Arakawa; produzione: Nikkatsu Corporation, Tokyo Theatres, Django-Film Corporation; distribuzione italiana: Minerva Pictures.

Presentato Fuori Concorso alla 81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Giappone, 2024, 124’. Versione originale con sottotitoli in italiano.

SINOSSI

Ryōsuke Yoshii lavora in una piccola fabbrica e guadagna denaro extra rivendendo online vari articoli sotto lo pseudonimo di “Ratel”. Specializzato in dispositivi medici, borse e figurine, Yoshii si dedica alla compravendita puramente per profitto. Dopo aver rifiutato una promozione, si licenzia e si trasferisce in una casa sul lago con la sua ragazza, Akiko, iniziando una nuova vita, ma continuando ad espandere le sue attività di rivendita con l’aiuto di Sano, un giovane del posto. Tuttavia, presto iniziano a verificarsi incidenti inquietanti intorno a lui. L’odio e la frustrazione delle persone che lo circondano crescono, trasformandosi in una minaccia tangibile. Yoshii si trova così a dover affrontare le conseguenze letali delle sue azioni.

NOTE DI REGIA

Negli angoli oscuri del Giappone moderno, a volte si verificano incidenti violenti apparentemente senza motivo. Quando si indaga sulle cause, si scopre che esiste una sorta di sistema in cui piccoli rancori e frustrazioni vengono accumulati e gonfiati a dismisura da Internet. Mi sono chiesto se un fenomeno del genere potesse servire come soggetto per un film d’azione e ho iniziato a sviluppare questo progetto. […] [Nel film,] la ricerca del profitto e la vendetta si sovrappongono e si amplificano, finendo per mettere in moto atti violenti e, prima che i personaggi se ne possano rendere conto, non si può più tornare indietro. In un certo senso, questo potrebbe anche essere il modo in cui nascono le guerre moderne.

BIO REGISTA

Kiyoshi Kurosawa, nato a Kobe nel 1955, è un regista, sceneggiatore e scrittore giapponese. Dopo aver studiato con il critico cinematografico Hasumi Shigehiko, inizia la sua carriera con cortometraggi in 8mm e pinku eiga, un genere di film erotici giapponesi. Il suo primo lungometraggio, Kandagawa Wars (1983), segna l’inizio di una carriera prolifica. Nel 1997, con il thriller Cure, Kurosawa si afferma come maestro del genere J-Horror. Tra i suoi lavori ci sono Kairo (2001), Bright Future (2003), Tokyo Sonata (2008) e Seventh Code (2013). Nel 2020, ha vinto il Leone d’argento alla 77° Mostra del Cinema di Venezia con Wife of a Spy. 

PLOT

Ryōsuke Yoshii works in a small factory and earns extra money by reselling various items online under the pseudonym ‘Ratel’. Specialising in medical devices, bags and figurines, Yoshii deals purely for profit. After refusing a promotion, he quits his job and moves to a lake house with his girlfriend, Akiko, starting a new life, but continuing to expand his reselling activities with the help of Sano, a local young man. However, disturbing incidents soon begin to occur around him. The hatred and frustration of the people who surround him grow, turning into a tangible threat, and Yoshii finds himself facing the deadly consequences of his actions.

DIRECTOR’S NOTE

In the obscure corners of modern-day Japan, violent incidents sometimes occur for seemingly no reason whatsoever. When the causes are investigated, it becomes apparent that a system of sorts exists through which petty grudges and frustrations are accumulated and blown out of proportion by the Internet. I wondered if such a phenomenon would serve as subject matter for an action film, and began developing this project. […] [In the film,] Profiteering and revenge overlap and amplify, eventually setting violent acts into motion, and before you know it, there’s no turning back. In a sense, this might also be how modern-day wars come into being.

DIRECTOR’S BIO

Kiyoshi Kurosawa, born in Kobe in 1955, is a Japanese film director, screenwriter and writer. After studying with film critic Hasumi Shigehiko, he began his career with 8mm short films and pinku eiga, a genre of Japanese erotic films. His first feature film, Kandagawa Pervert Wars (1983), marked the beginning of a prolific career. In 1997, with the thriller Cure, Kurosawa established himself as a master of the J-Horror genre. His works include Pulse (2001), Bright Future (2003), Tokyo Sonata (2008) and Seventh Code (2013). In 2020, he won the Silver Lion at the 77th Venice Film Festival with Wife of a Spy.