Retroterapia
Colocs de choc (Retro Therapy)
Regia: Elodie Lélu; sceneggiatura: Elodie Lélu, Jean-Claude Van Rijckeghem; interpreti: Fantine Harduin, Hélène Vincent, Olivier Gourmet, Rémi Girard, Emilie Dequenne; produzione: Iota Production, A Private View, Camera Oscura; distribuzione: Be for Films.
Belgio, Francia, Canada, 2023, 96’. Versione originale con sottotitoli in italiano. Opera prima. Anteprima milanese.
SINOSSI
Manon, una sedicenne timida e introversa, si ritrova a vivere con la nonna Yvonne, ex attivista femminista affetta da Alzheimer. La convivenza si fa difficile quando Yvonne, confusa, inizia a scambiare Manon per sua figlia, una figura materna che Manon conosce a malapena. Inaspettatamente, Manon decide di assecondare la nonna. Questa scelta la porterà a esplorare la storia delle donne della sua famiglia, rivelando i segreti, le gioie e le sfide che hanno segnato le loro vite. Attraverso questo viaggio emotivo, Manon affronterà la sua crescita personale, imparando a conoscere le proprie radici e a definire la sua identità, affrontando le incertezze dell’adolescenza con nuova consapevolezza e forza interiore.
NOTE DI REGIA
Anche se l’Alzheimer è l’evento scatenante della mia storia, non è il tema principale. Infatti, mi sono concentrata sulla crescita di un’adolescente di oggi e sul suo destino. Questo personaggio, Manon, attraverso le sue interazioni con la nonna, imparerà a scoprire la propria identità di donna. Ho voluto intenzionalmente contrapporre il punto di vista di un’adolescente nel pieno della costruzione della propria identità con la degenerazione della nonna, di cui sarà testimone. Manon porta speranza e freschezza a questa storia di formazione. Ho immaginato un film che fosse allo stesso tempo leggero e profondo, in cui il pubblico, attraverso il personaggio di Manon, possa avere il piacere di immergersi di nuovo negli anni ’90.
BIO REGISTA
Elodie Lélu, nata in Bretagna nel 1982, ha studiato Storia dell’Arte a Parigi prima di trasferirsi in Belgio per frequentare l’Insas. Inizia la sua carriera con film documentari e poi passa alla fiction, cercando di mescolare dramma e commedia. Il suo primo cortometraggio, Leçons de conduite (2012) tratta la questione dell’aborto in modo leggero e originale, e ha numerosi premi internazionali. Successivamente, realizza Lettre à Théo (2018), un docu-fiction sul regista greco Théo Angelopoulos, selezionato in vari festival tra cui Leipzig, Rotterdam e Hot Docs di Toronto. Colocs de choc (2023) è il suo primo lungometraggio.
PLOT
Manon, a shy and introverted 16-year-old girl, finds herself living with her grandmother Yvonne, a former feminist activist suffering from Alzheimer’s disease. Living together becomes difficult when Yvonne, confused, begins to mistake Manon for her daughter, a mother figure Manon barely knows. Unexpectedly, Manon decides to indulge her grandmother. This choice will lead her to explore the history of the women in her family, revealing the secrets, joys and challenges that marked their lives. Through this emotional journey, Manon will embark on her own path of personal growth, learning about her roots and finding her own identity, facing the uncertainties of adolescence with new awareness and inner strength.
DIRECTOR’S NOTE
Although Alzheimer’s is my story’s inciting incident, it isn’T the main theme. Indeed, I concentrated on the coming of age of an adolescent today and her destiny. This character, Manon, through her interactions with her grandmother, will learn how to discover her own identity as a woman, I intentionally wanted to contrast the point of view of a teenager in the middle of her identity construction with the degeneration of her grandmother to which she will be a witness. Manon brings hope and a refreshing element to this coming-of-age story. I imagined a movie that is both lighthearted and profound, one in which the audience, through Manon’s chareater, has the pleasure of being once again immersed in the 1990s.
DIRECTOR’S BIO
Elodie Lélu, born in Brittany in 1982, studied History of Art in Paris before moving to Belgium to attend Insas. She began her career with documentary films and then switched to fiction, trying to mix drama and comedy. His first short film, Leçons de conduite (2012) dealt with the issue of abortion in a light and original way, and won several international awards. Next, he made Lettre à Théo (2018), a docu-fiction about Greek director Théo Angelopoulos, which was selected in various festivals including Leipzig, Rotterdam and Toronto’s Hot Docs. Colocs de choc (2023) is his first feature film.